CHE ANNO È, CHE GIORNO È: INDICAZIONI PER IL CAMBIAMENTO ANCHE SENZA COVID

24 Dic 2020 | Senza categoria | 1 commento

2020: l’anno in cui si sono avverati sogni e desideri.
Chi l’ha detto che il realizzarsi di sogni e desideri sia un percorso piacevole e renda tutti felici e contenti.
Probabilmente Walt Disney, ma si riferiva alle favole.

Nella realtà realizzare un sogno implica fatica, rinunce, sofferenza (per sé e per gli altri), momenti di indecisione, perdita, rotture, ecc… e quando ci arrivi, quando raggiungi la meta (se è vero che la si raggiunge) sei probabilmente stanchissim∂.

Per me quest’anno è stato così.
E ci voleva una pandemia per convincermi a darci dentro.

COME SI FA A CAMBIARE?

Facendo cose che prima non facevi e accettando di rompere qualcosa.

Come ho raccontato a Stella Saladino in questa breve intervista, quest’anno ho scelto di non oppormi e di accogliere ciò che è arrivato con apertura e curiosità.
Accogliere, non necessariamente accettare. In alcuni casi infatti, ho preso delle decisioni in perfetto stile Covid: rompendo regole, aspettative, abitudini e stabilità.

E come succede sempre, solo ora che l’anno sta finendo, mi accorgo di quante cose ho cambiato in questi 10 mesi: il cambiamento non si decide, il cambiamento si costruisce e si realizza un passo alla volta, gradualmente.
Iniziando prima a pensare cose nuove, per creare visione e focus, e poi a fare cose nuove.

FAI COSE DIVERSE: MIO FIGLIO E IL BOB

Qualche domenica fa eravamo sulla neve e mio figlio grande non riusciva a scendere un pendio con il bob senza cappottare prima di arrivare in fondo.
Insisti gli dicevo io, vedrai che è solo questione di pratica (meta-messaggio: non arrenderti, sii tenace, abbi pazienza e tutte ste robe qua di noi madri e formatrici).
E lui, più sconfortato e incazzoso ogni volta, ci riprovava per finire ogni volta sbalzato dal sedile. 

Ad un certo punto ho capito che stavo sbagliando.

Ettore, gli ho detto, se non facciamo qualcosa di diverso non avremo mai un risultato diverso – giuro che non gli ho citato Einstein – prova a partire più in basso e fai solo mezza discesa, vediamo come va.

Fu l’inizio della conquista di quel pendio che gli resisteva.

Una discesa alla volta, partendo ogni volta da più in alto, è riuscito a scenderlo individuando il punto critico e riuscendo a gestirlo con i freni.
È caduto ancora, of course, ma non si è più arrabbiato così tanto perché aveva testato le sue capacità e sperimentato che poteva farcela.

Il cambiamento è così: devi avere chiarissimo il pendio che vuoi scendere, o la cima che vuoi conquistare. E poi devi sperimentare, tentare, modificare la strategia testando le tue capacità e individuando i punti critici. Senza incaponirti e senza  pensare che riuscirà al primo colpo. 

Un esempio: non inviare 100 CV se ti accorgi già dopo il ventesimo che non ottieni nessuna risposta. Forse è più opportuno modificare il CV. Forse è ancora più opportuno lavorare meglio su LinkedIn e comprendere come funziona il Social Recruiting.

ACCETTA LA CRISI

Ogni cambiamento comporta una crisi.

Di fatturato, di identità, di autostima, di stabilità, relazionale, emotiva…
È un passaggio obbligatorio, se non c’è crisi non è un vero cambiamento bensì una botta di culo, che va bene pure quella, intendiamoci.

Perché, se è vero che il cambiamento non si decide è altresì vero che il cambiamento comporta scelte e come diceva Calvino “Ogni scelta ha un rovescio cioè una rinuncia, e così non c’è differenza fra l’atto di scegliere e quello di rinunciare.”

Se vuoi cambiare quindi preparati a rinunciare a qualcosa. Fallo con la serena consapevolezza che si tratta di una rinuncia momentanea e ripetitelo, come faccio io quando guardo il conto in banca. 😉

FOCUS, NON CONCENTRAZIONE

La realizzazione di un sogno richiede focus: pensa a chiunque abbia raggiunto un grande obiettivo, dall’atleta all’imprenditore, dalla ricercatrice all’artista, e troverai una costante, il focus.

Il focus ti consente di mettere energia e attenzione su determinate attività perché rende un certo obiettivo talmente importante da impedire che qualsiasi cosa si frapponga tra te e lui.

Insomma, il focus modifica la realtà perché guida le tue azioni verso l’obiettivo e mantiene il tuo pensiero incollato a quell’obiettivo.

Quand’è che il focus sbaglia? MAI! da qui il monito “attenzione a desiderare una certa cosa, potrebbe avverarsi!
Quand’è che sbagliamo noi? quando posizioniamo il focus anziché sull’obiettivo finale, su tutti gli step intermedi. Questo ci fa di perdere il collegamento con lo scopo, con la meta e rallenta o addirittura svia il percorso.

Questo 2020 ha rotto gli schemi e sconvolto qualsiasi previsione e aspettativa ma personalmente mi ha regalato consapevolezza sul focus e mi ha fatto capire come già desiderassi prima alcune cose che sono successe (c’era già del focus) e come invece abbia messo focus su attività che, razionalmente, non erano dei miei piani.

Il focus insomma c’è sempre: sta a te decidere come usarlo e dove indirizzarlo. Per me è stato illuminante capirne il funzionamento e per questo ringrazio Emanuele Fortunati.

QUALCOSA È CAMBIATO

Che anno è, che giorno è
È l’anno più faticoso di sempre e quello che porterò nel cuore per sempre.

Non so te, ma io sono stanchissima e grata come poche altre volte in vita mia.
Oggi, nel giorno della Vigilia, mi sento di dire un grande GRAZIE per tutto quello che mi è stato portato in dono e anche un BRAVA per quello che ho scelto e fatto. Perfettibile senza dubbio, ci lavorerò nel 2021 😉

È stato l’anno:

  • del cambiamento professionale,
  • del lavorare da casa io che “non lavorerò mai e poi mai da casa!”,
  • l’anno delle persone, mai così tante e mai così importanti come nei 10 mesi di distanziamento sociale,
  • l’anno dei video, che se me lo dicevi un anno fa avrei riso di gusto,
  • di zoom, che il vero detox in questa pausa Natalizia sarà quello da Zoom,
  • del tatuaggio, che invece accarezzavo da quando di anni ne avevo 6,
  • del femminismo (il mio),
  • della comunicazione efficace come killer skill,
  • della scrittura e dei contenuti fino a diventare LinkedIn TopVoices 2020,
  • della corsa, di nuovo in montagna,
  • del sito nuovo (grazie Nadia),
  • della grafica nuova (merito di Marco),
  • delle foto nuove,
  • e pure del cane: si chiama Kima, è qui da 4 giorni e finalmente le femmine in casa sono due (se non è cambiamento questo!)

INIZIA IL FUTURO

L’impensabile è successo, ora non ci resta che togliere i vincoli alla nostra immaginazione e liberarci dai continui riferimenti all’esperienza e scatenare il futuro.

Ricordando sempre due frasi che a me piacciono tanto:

L’esperienza è una forma di paralisi. Il Passato serve ad armarsi solidamente. Il Futuro è la lotta nell’ignoto intravisto.

(E. Satie)

L’ironia è una dichiarazione di dignità. È l’affermazione della superiorità dell’essere umano su quello che gli capita.”

(R. Gary)

Liberati da ogni paralisi e affronta l’ignoto con un po’ di ironia, che nulla toglie alla profondità ma che molto aiuta ad affrontare ciò che succede. 🙂

E Buon Natale, con tutto il cuore.

1 commento

  1. Maria Chiara Danese

    Solo grazie! ☺

    Rispondi

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